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La Riserva Naturale Regionale "Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore" è stata istituita il 13 giugno del 2006 e ricomprende al suo interno 10 cosiddetti "laghi", impropriamente chiamati così secondo una tradizione legata al periodo medievale. Trattasi in realtà di doline carsiche, ovvero di cavità nel terreno createsi grazie all’azione erosiva dell’acqua. Le cavità sono rivestite sul fondo di uno spesso strato di terra argillosa che lo rende impermeabile, questo consente alle acque piovane di depositarsi formando così 10 "stagni temporanei mediterranei". La loro estensione varia da 1039 a 11200 mq e sono dislocati attorno al nucleo abitato di Conversano, dal quale distano al più 6 km.
Per molti mesi nell’arco dell’anno l’acqua ristagna, questo costituisce un habitat ideale per diverse specie animali e vegetali. Tra le specie vegetali vi sono ad esempio la calcatreppola di Barrelier e l'aglio viola scuro, inserite nelle liste rosse regionali per la loro vulnerabilità. Degna di nota è anche la presenza del Camedrio campanulato, a rischio estinzione. Nella Gravina di Monsignore si trovano inoltre delle specie tipiche della macchia mediterranea come la roverella, il fragno, il lentisco, l'olivastro, il biancospino e il leccio oltre a specie spontanee commestibili come il lampascione, la borragine, l'asparago e le cicorie. Per quanto riguarda la fauna, sono attestati qui il tritone italico, il rospo smeraldino e la polissena, una coloratissima farfalla. Tra i rettili, oltre al geco comune, al ramarro e al cervone, degno di nota è il colubro leopardino, definito il più bel serpente europeo. Nell’area dei Laghi sono inoltre attestati circa 150 specie di uccelli, tra cui il gheppio, la poiana e il falco grillaio. La riserva è infine popolata da diversi mammiferi tra cui la volpe, il riccio e la faina.