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Descrizione
Dai documenti sappiamo che l'area dove oggi sorge il convento teatino, nel medioevo era occupata dalla chiesa di San Salvatore. Dalle fonti d'archivio si apprende che la prima chiesa fu riedificata completamente nel 1170 da Guglielmo da Vercelli, fondatore di numerosi monasteri, in primo luogo quello di Montevergine (Campania) e di molti altri in Puglia. Nel XVII secolo la chiesa medievale fu rifatta per volere del nobile, originario della Toscana, Vincenzo Sirgatti. L'affidamento della chiesa ai Chierici Regolari di San Gaetano avvenne sul finire del Seicento quando la congregazione si trasferì dalla chiesa di San Giuseppe, ancora oggi esistente nei pressi di largo Ignazio Chiurlia, troppo angusta per ospitare i numerosi chierici. L'aspetto attuale della chiesa e del convento risale al 1776, quando i Teatini finanziarono un nuovo restauro in stile barocco. La facciata si erge accanto al convento, aprendosi sull'omonima strada: qui si aprono il portale e il finestrone, in asse con la porta. La facciata è dominata da un motivo architettonico che ricorda quello della Cattedrale di Molfetta. L'interno ad aula unica è dominato dalla cupola centrale, che conferisce ariosità allo spazio. Dal 2012 la chiesa è affidata alla Pia Unione dei Misteri delle Vallisa, organizzatrice della processione del Venerdì Santo negli anni pari. La presenza dell'associazione ha arricchito il patrimonio artistico della chiesa con le statue dei Misteri, databili tra la seconda metà del Settecento e l'Ottocento.