Castello - Museo Nazionale Archeologico

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Castello - Museo Nazionale Archeologico
Castello - Museo Nazionale Archeologico
Castello - Museo Nazionale Archeologico

Info

Indirizzo:
Piazza dei Martiri 1799, 1, 70023 Gioia del Colle BA, Italia
Telefono:
080 3491780
Servizi:
audioguide in lingua , attività didattiche , visite guidate in lingua , convegni
Raccomandato per:
Musei , Cultura , Giri turistici , Centri storici
Categorie del bene:
Castelli , Musei , Archeologia
Orari di apertura:
Giorno/i di apertura: Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Orari di apertura: 8:30-19:30

Mobilità

Come raggiungerci dall'autostrada

Autostrada A14, uscita Gioia del Colle Statale 100 Bari-Taranto Strade provinciali: -Gioia del Colle-Acquaviva delle Fonti -Gioia del Colle-Noci -Gioia del Colle-Santeramo -Gioia del Colle-Putignano -Gioia del Colle-Turi -Gioia del Colle-Castellaneta/Laterza -Gioia del Colle-Matera.

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Descrizione

Uso attuale:
interesse culturale
Costi di accesso:
Intero: € 5,00; ridotto: € 2,50
Datazione:
XII-XV secolo

Il Castello è stato costruito e poi ristrutturato e rimaneggiato almeno per tre volte in tre epoche distinte, dando così vita a tre livelli che corrispondono a tre stili architettonici diversi: prenormanno, normanno e svevo. Il primo livello, riferibile al periodo prenormanno o bizantino, era costituito da muraglie a formare un recinto per gli abitanti di Joha, antico nome della città. Il normanno Riccardo Siniscalco degli Altavilla, ristrutturò ed ampliò agli inizi del XII secolo il vecchio castello bizantino, in funzione di residenza nobiliare. L'intervento svevo fu invece ricco di apporti diversi, come tipicamente accadeva per l'architettura promossa da Federico II di Svevia. L'impianto monumentale fu realizzato così come lo vediamo oggi, costituito da cortine, porte d'ingresso e cortile. Quest’ultimo, ampio nel suo insieme, riflette lo schema tipologico dei castelli federiciani a pianta quadrilatera con torri angolari. Sale ed appartamenti confluiscono e si affacciano sull'ampia corte, prendendo aria e luce da monofore, bifore e trifore. Federico II è stato più volte qui, dopo di lui il castello perdette ogni importanza militare e civile. Nel Seicento venne trasformato in dimora residenziale ed adattato alle nuove esigenze abitative. Dal cortile si accede ai locali a piano terra, un tempo adibiti a depositi, scuderie e dimora dei domestici, oggi utilizzati come sede del Museo Archeologico Nazionale.

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