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Descrizione
Ad eccezione di alcuni brevi tratti, i fianchi della lama non sono particolarmente ripidi, tuttavia il fondo si presenta ampio e pianeggiante. In virtù di ciò, nel corso dei secoli un'intensa attività antropica ha comportato il progressivo disboscamento dell'area perché fosse utilizzata per essere coltivata. Della copertura boschiva originaria restano pochi lembi discontinui, associazioni vegetali più o meno degradate, importantissime però da un lato per comprendere l'originario aspetto dell'area e dall'altro per la biodiversità comunque presente. Numerosissime sono le tracce della frequentazione umana dell'area della lama. La zona archeologicamente più ricca è quella più lontana dalla chiesa: in quest'area sono stati rinvenuti reperti risalenti a diverse fasi della frequentazione antropica del sito (neolitico, eneolitico, appenninico, età del ferro). La nascita della chiesa di S.Maria dell'Annunziata nel XII secolo è stata fortemente voluta per dare alloggio ai pellegrini. Il complesso è composto da due corpi di fabbrica. Il primo a navata unica, diviso in tre campate; la prima e l'ultima coperte a botte con lunette, in cui si aprono finestre strombate, mentre quella centrale è coperta a vela con lanterna centrale. Il secondo, che risale al 1727, si compone di due livelli, il primo utilizzato parte a stalla e parte come sagrestia, il secondo come fienile. L'interno della chiesa è diviso da arcate a tutto sesto, l’altare maggiore è stato asportato. La facciata cuspidata della chiesa, rivolta a ovest, presenta per metà un bugnato in pietra a filari regolari, è intonacata, invece, la parte superiore.