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Descrizione
All'ingresso del centro storico, su Strada dè Gironda, si affacciano la chiesa di San Michele e l'annesso ex convento di San Benedetto. Le origini del monastero risalgono al X secolo. Dai documenti si conosce il nome del fondatore e primo abate, un certo monaco Hyeronymo. Alla fase altomedievale si datano gli ambienti rinvenuti sotto la chiesa settecentesca. Nella cripta furono custodite provvisoriamente le ossa di San Nicola, appena traslate da Myra, prima dell'edificazione della Basilica. Qui riposano ancora oggi i resti di Gargano, uno dei sessantadue marinai della traslazione, come si legge nell'iscrizione Sepulcrum Gargani (sepolcro di Gargano) incisa sulla tomba. Il celebre monastero benedettino ha ospitato uno scriptorium, ossia un luogo dove i monaci ricopiavano a mano i testi sacri. A partire dal Seicento la Congregazione dei Celestini, una diramazione dell'Ordine dei Benedettini, ha avviato la ricostruzione del monastero, consacrato nel 1745 e dedicato all'Arcangelo Michele. La facciata della chiesa barocca, suddivisa in tre ordini, si apre scenograficamente sul piccolo slargo. Al centro del primo registro si apre il bel portale sormontato dalla statua in pietra dell'Arcangelo Michele, copia fedele dell’immagine che si venera a Monte Sant'Angelo. Sul secondo si apre una grande finestra. L’ultimo ordine è caratterizzato da un ricco motivo ornamentale. L'interno, ad aula unica, presenta una cupola centrale che conferisce spaziosità all’ambiente. Molto interessante la statua settecentesca in legno policromo di San Michele Arcangelo.