Info
Mobilità
Multimedia
Virtual tour
Video
Descrizione
Il Teatro Margherita fu edificato tra il 1912 e il 1914 nell’ansa del vecchio porto su pilastri fondati nel mare, per eludere il patto siglato tra il Comune di Bari e la famiglia Petruzzelli secondo il quale l’amministrazione s’impegnava a non realizzare altri teatri sul suolo comunale, ad eccezione delle costruzioni sul mare. Il teatro sorse in sostituzione del ‘Varietà Margherita’, un teatro in legno, inaugurato il 5 settembre 1910, che fu oggetto di violente critiche sia da parte degli imprenditori locali – che presentarono un progetto simile senza ottenere l’autorizzazione – sia da Messeni e dai fratelli Petruzzelli, proprietari dell’omonimo teatro, che nel varietà videro un potenziale concorrente. Il Margherita in legno ebbe vita breve in quanto il 22 luglio 1911, alle tre del mattino, fu raso al suolo da un violento incendio che lo distrusse nel giro di un’ora e le cui cause non furono mai chiarite, anche se non vi fu l’esclusione del dolo. Essendo interamente circondato dall’acqua il teatro era collegato alla terraferma da un pontile. L’inaugurazione del teatro con il nome di Kursaal Margherita ebbe luogo il 22 agosto 1914 alle ore 21. Nella seconda metà degli anni Venti, con l’aggiunta del solaio di calpestio – costruito dal Circolo della Vela ubicato al di sotto del teatro – e con la successiva colmata del lungomare, il Margherita abbandonò l’aspetto di costruzione sospesa sull’acqua e venne così isolato dal mare. La costruzione fu duramente criticata da Armando Perotti nel 1919, il quale affermò che chiudere alla vista il lungomare di Bari per edificare il Teatro Margherita fosse una «criminosa follia». Nei saloni del Margherita ebbe sede, dal 26 gennaio dello stesso anno fino al termine della Seconda guerra mondiale, il Museo Storico. Dopo essere stato spazio espositivo, fu allestita una mostra permanente sulla Grande guerra e dal 1921, insieme agli spettacoli di varietà, furono alternate le proiezioni cinematografiche. Nel 1943 il Teatro Margherita, occupato dall’esercito angloamericano, venne rinominato Garrison Theatre, trasformandosi in sede di servizi ausiliari e club per l’intrattenimento delle truppe. Fu danneggiato sia dal bombardamento del 2 dicembre 1943, sia dalle schegge dell’esplosione della nave Henderson il 9 aprile 1945. Nel 1946 il teatro fu riconsegnato alla Orfeo – la società che nel 1912 aveva ottenuto la concessione demaniale per la sua realizzazione – che ne promosse la ristrutturazione adibendolo esclusivamente a cinema fino al 1979, anno in cui restituì il bene al Demanio. Oggi è parte del Polo dell'arte contemporanea insieme all'ex Mercato del Pesce, entrambi in corso di restauro.