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Descrizione
L'espansione urbanistica della città fuori le mura rese necessario il trasferimento della cattedrale e dell'episcopio dal duomo Vecchio di San Corrado all’ex convento dei Gesuiti, per l'occasione trasformato in sede vescovile. Dal 1610, anno della posa della prima pietra, il cantiere fu ultimato nel 1744 con la costruzione della facciata. Soppressa la Compagnia di Gesù nel 1767, la chiesa rimase abbandonata per alcuni anni, finché nel 1785, opportunamente restaurata ed ampliata, divenne la nuova sede della Cattedrale della città. La seconda domenica di luglio dello stesso anno furono qui traslate le spoglie di San Corrado dal Duomo Vecchio. La facciata è suddivisa in due grandi ordini. Il primo è scandito verticalmente in tre sezioni da semicolonne coronate da possenti capitelli. Nel settore centrale si apre il portale sovrastato da una cornice di gusto barocco costituita da melograni e motivi floreali. In asse col portale si eleva un arco che rende ondulato l’aspetto della facciata. Nella nicchia centrale del secondo registro trova collocazione la statua di Sant'Ignazio in gloria. L'interno è definito da una pianta a croce latina. L’ampia navata è fiancheggiata da profondi cappelloni laterali comunicanti tra loro. Le testate del transetto accolgono gli altari più importanti della chiesa: qui troneggiano le tele di San Corrado e del Compianto su Cristo Morto, rispettivamente dipinte da Corrado Giaquinto e Fedele Fischetti. Il grande coro in legno è costituito da una lunga teoria di stalli preceduti, a sinistra, dal trono vescovile. Sul catino absidale campeggia un trionfale altorilievo in stucco raffigurante l'Assunzione della Vergine.