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Descrizione
La storia del santuario mariano nasce con il ritrovamento dell'immagine della Vergine in una cavità carsica. Trasformata in cisterna, la grotta venne abbandonata per un lungo periodo. Nel Cinquecento il luogo di culto fu ampliato dagli Alcantarini, diramazione dell’ordine francescano. Nel Novecento venne affidata agli Agostiniani. L'ordine diede un nuovo impulso al santuario, con la costruzione del centro di spiritualità "Oasi Santa Maria". Il santuario, in posizione panoramica sulla vallata, è preceduto da una lunga scalinata con le quattordici cappelle della Via Crucis. La facciata tripartita in sezioni è settecentesca. L'interno, molto semplice, è diviso in due navate. Sul muro del presbiterio campeggia l’altare in stile barocco della Madonna degli Angeli, statua in legno policromo realizzata nel 1829 per la processione annuale del 2 agosto. Sotto il presbiterio una scala conduce alla grotta dove si venera l’affresco col quale iniziò il culto. Degno di nota il Presepe in pietra di Paolo da Cassano del XVI secolo. Molto interessante il cappellone del Crocifisso, commissionato dal Mario Joppoli Ventimiglia, dove si può ammirare l’elaborato tabernacolo in legno scolpito dal frate Giuseppe da Soleto nel XVII secolo.