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Descrizione
Le prime notizie sulla chiesa risalgono solo al XVI secolo. Il cronista locale Angelo Convertini data la fondazione dell’edificio di culto nel 1481 per volere di Pirro del Balzo-Orsini, figlio di Giovanni, principe di Taranto. All'interno, una statua in pietra ritrae il nobiluomo in preghiera. Altri studiosi ritengono che il personaggio raffigurato sia Ottaviano Loffredo, barone di Locorotondo nel XVI secolo. La chiesa, pur essendo quattrocentesca, segue un impianto architettonico ancora strettamente legato al modello romanico-pugliese: facciata tripartita in sezioni che suggeriscono l'analoga suddivisione interna. Sul prospetto si aprono il portale e il rosone, eseguito nel 1981 su modello di quello della concattedrale di Acquaviva delle Fonti. All’interno, la navata centrale è voltata a crociera, copertura architettonica molto utilizzata negli edifici di culto tardo-medievali e primo-rinascimentali commissionati dagli Orsini Del Balzo in Puglia. Sulla parete di fondo della navata centrale troneggia una teoria di sculture rinascimentali. Sulla navata di sinistra trova collocazione la statua equestre di San Giorgio che sconfigge il drago, proveniente dalla chiesa Madre.