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Descrizione
Sul finire del XVI secolo i marchesi Pappacoda, molto vicini all'ordine carmelitano, commissionarono il convento, che rimase abitato fino alla soppressione, avvenuta nel 1809. L’aspetto attuale si deve all'ultimo restauro in stile barocco promosso nel 1758 dal vescovo di Polignano Andrea Venditti, in memoria del quale si conserva un’epigrafe. La facciata è definita da un profondo porticato a tre archi sul quale si apre un grande finestrone fiancheggiato da due nicchie con le statue in pietra dei santi carmelitani Alberto e Donato. L'interno si articola in una sola navata delimitata da quattro poco profonde cappelle laterali, sulle quali si dispiega un corridoio percorribile. Un sontuoso altare settecentesco che inquadra l’icona della Madonna del Carmine troneggia sulla parete di fondo.