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Descrizione
Noto anche come Porta Grande, l’arco Marchesale, realizzato nell’ambito dei restauri della cinta muraria nel XVI secolo, sino al 1780 è stato l’unico accesso al borgo e un importante crocevia nel tessuto urbanistico della città. Nei pressi della Porta vi era il massimo fulcro della rete difensiva creata a difesa del paese, esemplare esempio di come veniva fortificato un centro medievale. Fuori dalla Porta era collocato un ponte levatoio, sono ancora visibili i fori che avviavano le catene. Questo consentiva di entrare nel borgo superando un fossato parzialmente naturale solcato dalla lama Monachile. Erano presenti inoltre due posti di guardia, di questi sono ancora visibili le porte, i gradini e le guide attraverso cui scorreva una grata in ferro che le separava. Visibili anche tre caditoie, all’interno della volta a botte, oggi murate, attraverso le quali venivano versati liquidi bollenti per colpire eventuali assalitori. Oggi, nella volta a botte vi è una raffigurazione di un Cristo risalente alla fine del Cinquecento di autore ignoto. Verso la metà del Cinquecento, al di sopra dell’arco, venne costruita una chiesa dedicata inizialmente alla Madonna e, successivamente al rimaneggiamento settecentesco, prese il nome della confraternita di San Giuseppe.