Masseria Jesce

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Masseria Jesce

Info

Indirizzo:
Corso Umberto I, 1, 70022 Altamura BA, Italia
Telefono:
080 3141019
Raccomandato per:
Natura , Passeggiate nella natura , Storia
Categorie del bene:
Architettura rurale , Masserie
Orari di apertura:
apertura su richiesta

Mobilità

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Descrizione

Uso attuale:
interesse culturale
Costi di accesso:
gratuito
Datazione:
IV sec. a.C. - XVIII sec. d.C.

Il casale di Jesce prende nome dal torrente Jesce che nasce nel territorio di Santeramo in Colle e sfocia nel torrente Gravina di Matera. Il toponimo Jesce deriva forse dal dialetto napoletano  con riferimento ad una filastrocca medievale che inizia con jesce sole  oppure ha origini slave col significato di "immobile". Questa struttura, affacciata sulla via Appia Traiana, era indicata come mansio, ovvero come una "stazione di posta" in una importante mappa medievale, chiamata la Tabula Peutingeriana. In questa zona sono stati condotti degli scavi archeologici che hanno portato alla luce la storia del sito. Sono emerse delle tombe databili tra il V e il III sec. a.C., sovrapposte ad una necropoli neolitica. Al periodo medievale risale l'ipogeo costituito da circa 30 grotte disposte a nord-ovest e a sud-est della masseria. Di forma tondeggiante o squadrata e spesso scavate direttamente nella roccia, sono state utilizzate in epoca moderna come depositi di attrezzi o animali. Una grotta ha mantenuto nel tempo la sua funzione sacra: si tratta di una chiesa rupestre completamente affrescata. I dipinti sono databili tra il XIV e il XVII secolo. Tra questi troneggia un San Michele Arcangelo, affiancato dall'epigrafe Didacus de Simone 1664, autore e data dell'opera. L'affresco dà l’intitolazione alla cripta. La masseria come la vediamo oggi è il risultato di diversi ampliamenti intervenuti su un nucleo centrale del XVI secolo. Gli ambienti al piano terra sono stati per lo più destinati a stalle e a deposito agricolo, mentre gli ambienti del piano superiore, il piano nobile, sono stati destinati ad uso abitativo e presentano ampi locali, tra cui un grande salone. Degli elementi di fortificazione ottocenteschi, oggi rimangono solo alcune tracce di due garitte pensili poste agli spigoli. Le vicende proprietarie vedono passare la masseria dai Verricelli ai De Mari, ai De Gemmis, ai Melodia, ai Maiullari, da questi ultimi il Comune di Altamura ha acquistato la masseria nel 1988.

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