Cava dei dinosauri
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Descrizione
Nella primavera del 1999 viene scoperto ad Altamura, all’interno di una cava privata, in località Pontrelli, un immenso giacimento di orme di dinosauri. Si tratta di circa 4000 impronte risalenti al Cretacico superiore, databili a 70 milioni di anni fa. La scoperta ha rivoluzionato le conoscenze sulla Puglia. Si pensava che in quell’epoca non esistessero terre emerse nella zona. A seguito invece della scoperta delle impronte, si è appreso che la posizione dell’Italia vicino all’Equatore le conferiva un clima tropicale e che l’altopiano murgiano esisteva e aveva l’aspetto di una piana sabbioso-fangosa, simile all’arcipelago delle Bahamas. La scoperta di circa altre dieci aree con orme sparse in Puglia (Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Ruvo, Trani) testimonia che la regione doveva essere una lingua di terra connessa ai grandi continenti, Laurasia e Gondwana. Non si spiega altrimenti il passaggio di questa mandria di dinosauri che evidentemente camminava alla ricerca di cibo. Lo studio delle orme, infatti, dimostra che questi enormi animali preistorici stessero passeggiando: le piste mostrano andature normali senza tracce di panico dovute alla fuga da un pericolo. Probabilmente si spostavano verso il mare alla ricerca di alghe, a riprova di questa ipotesi ci sono le orme che rivelano la presenza per l’80% di erbivori (Sauropodi, Ceratopsidi, Iguanodonti, Anchilosauri) e per il 20% di carnivori (Teropodi). Le dimensioni delle orme (40-45 cm), ci fanno supporre un’altezza di 10 metri. La conservazione delle stesse orme è stata garantita dal substrato paludoso, su cui si sono mossi i dinosauri, coperto da tappeti di alghe che hanno consentito la cementazione.