Oasi WWF "Il Rifugio"

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Info

Indirizzo:
SS96, 70025 Grumo Appula BA, Italia
Telefono:
347 01214336
Servizi:
visite guidate
Raccomandato per:
Passeggiate nella natura , Natura
Categorie del bene:
Parchi naturali
Orari di apertura:
apertura su richiesta

Mobilità

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Descrizione

Uso attuale:
interesse culturale
Costi di accesso:
gratuito
Datazione:
1992

L'oasi "Il Rifugio" si trova a 400 metri sopra il livello del mare, nella Murgia Suagna, in località Selvella. La nascita dell'oasi si deve ai coniugi Colombo i quali fecero una donazione a favore del WWF nel 1992. All’interno dell’oasi troviamo una pineta, un querceto, un'area coltivata, una radura e uno stagno. La pineta è stata impiantata dall’ex proprietario negli anni Cinquanta dello scorso secolo. Troviamo pini e cipressi, che costituiscono un quarto dell’intera superficie. C’è poi il querceto, costituito per lo più da roverelle. Visibile anche qualche esemplare di quercia spinosa e leccio. Associate alle querce vi sono anche diversi arbusti, tra cui il lentisco e la rosa canina. La parte coltivata ospita ulivi e mandorli. Non essendo mai stati usati prodotti chimici è possibile trovare esemplari biologici di croco, scilla, gladiolo selvatico, borsa del pastore, carota selvatica e falsa rapa. Nella radura spiccano le bellissime orchidee selvatiche tra cui la "fior di specchio", l’ofride gialla, la nigritella. Lo stagno è stato creato dai soci del WWF costruendo una vasca lunga 8 metri, larga 4 metri e profonda 2 metri, al fine di contribuire alla reintroduzione di alcuni anfibi e alla creazione di un ristoro per gli animali. Attorno alla vasca crescono alcune specie della macchia mediterranee per attirare insetti e favorire l’impollinazione. Sono state introdotte due coppie di varie specie di anfibi (rane, rospi, tritoni e raganelle) che col tempo si sono riprodotte. In merito ad altri mammiferi, "Il Rifugio" appare frequentato da donnole, faine, tartarughe, ricci di terra. Molte numerose le specie di uccelli, tra cui: il falco grillaio, la civetta, l'allocco, il merlo, il tordo, e il loro "cibo" rappresentato da formiche, scarabei, lucertole, mantidi.

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