Palazzo Jatta
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Descrizione
Il palazzo fu progettato nella seconda metà del XIX dall’architetto di Bitonto Luigi Castellucci, su committenza della famiglia Jatta, per raccogliere le collezioni della famiglia, divise tra Ruvo e Napoli. Pensato come una casa-museo, qui trovano un'organica sistemazione oltre 2000 reperti di mirabile bellezza. L'allestimento delle sale riflette nell’arredamento il gusto un po’ romantico dell’archeologia antiquaria di fine Ottocento. Ceramiche attiche e corinzie di importazione documentano la straordinaria ricchezza economica che visse Ruvo, fiorente centro peuceta, fra VI e V secolo a.C.. Ceramiche di produzione invece locale testimoniano la vivacità produttiva delle fabbriche dell’Italia meridionale nel IV secolo a.C.. Non mancano vasi dauni, statuine fittili, armi bronzee, elementi architettonici ed epigrafici. Ma il vero e proprio capolavoro di indiscutibile pregio della raccolta museale è il cratere a volute, attico a figure rosse, raffigurante la Morte di Talos, mitico custode dell’isola di Creta, ascrivibile alla fine del V sec. a.C.. La ricca collezione museale comprende inoltre diversi manufatti dei più noti ceramografi e pittori greci e apuli.