Area Archeologica San Pietro - Ex Ospedale Consorziale

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Area Archeologica San Pietro - Ex Ospedale Consorziale
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Info

Indirizzo:
Piazza S. Pietro, 6, 70122 Bari BA, Italia
Categorie del bene:
Monumento Commemorativo
Orari di apertura:
Data di apertura: 28/11/2016 Data di chiusura: 28/12/2017
Giorno/i di apertura: Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì
Orari di apertura: 11:00-18:00
Data di apertura: 28/11/2016 Data di chiusura: 28/12/2017
Giorno/i di apertura: Domenica
Orari di apertura: 11:00-14:00
Altre info sugli orari:
Chiuso il venerdi e il sabato

Mobilità

Come raggiungerci dall'aereporto

Da viale Enzo Ferrari continuare in direzione di strada provinciale 204/viale Gabriele d'Annunzio/SP204. Prendere viale Europa, SS16, via Napoli e corso Vittorio Veneto in direzione di via Venezia a Bari. Seguire via Venezia e largo Papa Urbano II fino a piazza S. Nicola.

Come raggiungerci dall'autostrada

Da casello Bari Sud dell’autostrada A14 prendere E843, viale Giuseppe Tatarella, sottovia Giuseppe Filippo, via Brigata Regina e proseguire su corso Antonio de Tullio in direzione di via Venezia a Bari. Seguire via Venezia e largo Papa Urbano II fino a piazza S. Nicola.

Come raggiungerci usando i mezzi

Arrivano nelle vicinanze di largo Abate Elia le linee AMTAB A (area sosta Piazza Massari)- 2/-10-12/-35.

Dove sono collocati i parcheggi

Lungomare Imperatore Augusto-Area Parcheggio Museo Archeologico

Multimedia

Virtual tour

Video

Descrizione

Uso attuale:
area archeologica
Costi di accesso:
5 euro
Sconto del 10% per gruppi (min. 10 partecipanti)

L’area archeologica di San Pietro rappresenta, insieme all’adiacente complesso monumentale di Santa Scolastica, uno dei siti archeologici più ricchi della città di Bari; qui infatti è possibile osservare lo sviluppo della città nella sua sequenza stratigrafica, dalla preistoria fino all’età moderna. L’area fino agli anni Sessanta del secolo scorso era occupata dal monastero di San Pietro Maggiore o delle Fosse; rimasto in stato di abbandono per oltre vent’anni, il monastero fu demolito nel 1969 per gli ingenti danni riportati durante il secondo conflitto mondiale. Il complesso era formato da una chiesa risalente al XII-XIII secolo, di cui rimangono oggi come uniche testimonianze frammenti del pavimento a tasselli di calcare, e da un convento francescano del XV secolo, adibito dal 1887 a Ospedale Consorziale e formato da due chiostri a loggia su pilastri (sono scampati alla demolizione solo i pilastri ottagonali del chiostro minore). Alla chiesa era annessa anche una opulenta pharmacorum officina che custodiva al suo interno cappelle funerarie gentilizie ricche di opere d’arte (quadri, altari, reliquiari, statue dei Misteri della Passione e sculture in pietra). Nell’area, oggi di grande interesse archeologico, sono stati rinvenuti anche i resti di una chiesa rupestre dedicata a San Pietro; si narra che tale chiesa venne fondata dallo stesso Apostolo al suo passaggio da Bari. L’antica chiesa riaffiora dagli scavi archeologici nel 1986, per poi essere ulteriormente messa in luce con gli scavi del 2005 e del 2012.

Storia

La prima menzione di questo sito risale a un documento del Codice Diplomatico Barese del 1119, nel quale si parla della chiesa di San Pietro Maggiore, attributo largamente utilizzato nel Medioevo per contrassegnare una struttura maioris non solo per dimensioni, ma anche per importanza. Secondo la leggenda, però, la fondazione della chiesa viene fatta risalire ai primi anni del cristianesimo, e in particolar modo al viaggio di san Pietro in Puglia. Pare infatti che l’apostolo fosse stato costretto a sbarcare a Taranto e da qui avesse deciso di passare da Bari, dove, oltre a fondare la chiesa, nominò anche il primo vescovo della città di nome Mauro. La chiesa riuscì miracolosamente a sfuggire alla distruzione della città ordinata dal re normanno Gugliemo il Malo nel 1156 e visse un periodo fiorente tra il XII e il XIV secolo, confermato dai suoi possedimenti. Nel 1436 la chiesa venne associata a un convento francescano dei padri Minori Osservanti, chiamati “zoccolanti” per le loro calzature. La costruzione e l’ampliamento del convento vennero sostenuti da un finanziatore pisano, Baldovino Carrettone, a titolo di ringraziamento alla città dove aveva accumulato ingenti ricchezze. La denominazione San Pietro delle Fosse compare invece nel Cinquecento, probabilmente per la vicinanza a delle fosse dove si accumulava il grano per sfamare la popolazione nei periodi di carestia. In concomitanza con la ristrutturazione del convento e con il contributo finanziario dell’Università barese, l’antica chiesa venne demolita nel 1603 e sostituita con una di nuova costruzione consacrata nel 1618. Questo, unito alla presenza nel convento della Confraternita di Sant’Antonio da Padova, ha contribuito lungo tutto il Seicento ad accrescere l’importanza del complesso conventuale, tanto da renderlo uno dei monumenti più significativi della città. Durante l’occupazione francese il convento viene in un primo momento conservato per poi essere soppresso per decisione del duca di Canzano. Nel 1817 diventa sede del Reale Liceo delle Puglie e nel 1884 Sacro Monte di Pietà. Ma la svolta nella storia di questo edificio arriverà nel 1887, quando per la salubrità del luogo si decide di renderlo sede dell’Ospedale Consorziale. È di questo periodo uno dei primi scavi che interessarono l’area in occasione della realizzazione di un nuovo padiglione dell’Ospedale. Durante la II Guerra Mondiale ci furono due avvenimenti che danneggiarono significativamente gli edifici anticipandone la fine: il bombardamento del porto del 2 dicembre 1943 e lo scoppio della nave inglese Charles Anderson il 9 aprile 1945, che rese impossibile qualsiasi possibilità di ripristino dell’attività ospedaliera. L’edificio da quel momento venne abbandonato al degrado, salvo fungere nell’immediato dopoguerra come rifugio per le famiglie di sfollati. In quest’ottica la demolizione del 1969 venne vista dall’opinione pubblica come un atto inevitabile e non si tenne in adeguata considerazione il valore storico dell’edificio.         

 

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