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Descrizione
Il palazzo fu progettato nel 1939 dall'architetto fascista Pietro Maria Favia per ospitare la sede della Compagnia Nazario Sauro, associazione di camalli, ovvero lavoratori portuali, che gestiva le attività di carico e scarico merci dalle navi. Il progetto dovette tener conto del preesistente molo borbonico, in gran parte reciso per la costruzione del nuovo lungomare, dopo l'interramento della sponda costiera. L'architetto innalzò la costruzione sul preesistente muro concavo in pietra bianca, preservando la storicità della struttura. L'edificio è definito da una pianta curva, precisamente un settore di circonferenza, distaccato dal molo. Al piano rialzato sono collocate le stanze di servizio a disposizione dei lavoratori: sala docce, giardino, salone dopolavoro per le attività ricreative, spogliatoi, ripostigli e pronto soccorso. Al primo piano gli uffici amministrativi dell'ente. Oggi l'edificio ospita l'Autorità Portuale.